APPROVATA LEGGE SUI CAMMINI DEL LAZIO ATTIVATI NUOVI STRUMENTI COME IL CATASTO DEI CAMMINI, LA CASA DEL CAMMINATORE E IL FORUM DELLE ASSOCIAZIONI

CamminaFrancigena

Feb 8, 2017 #workinprogress, Cultura, dbnews, Progetti 0 1218 Views

Il grande progetto di un Lazio Terra dei Cammini è realtà. La legge, scritta e condivida assieme al Consigliere Patanè e approvata dall’aula all’unanimità, permetterà la nascita della Rete dei cammini del Lazio con l’obiettivo di riscoprire e valorizzare l’immenso patrimonio del Lazio, a partire dai luoghi minori. Quelli delle province che possono vantare luoghi meravigliosi ma sconosciuti ai milioni di visitatori. Una legge che fa dell’innovazione sociale una pratica concreta in grado di rianimane borghi a rischio spopolamento e sostenere nuove imprese giovanili legate all’accoglienza e alla cultura locale.

Per la prima volta avremo una gestione unica e condivisa di tutti i cammini e degli itinerari del Lazio, dai cammini di San Benedetto e San Francesco alla via Francigena, dalle strade consolari di Roma ai percorsi escursionistici degli appennini.-

In questi anni la Regione con l’Assessorato guidato da Massimiliano Smeriglio ha investito molto sui cammini, in particolare con interventi legati all’anno giubilare. Mancava però una legge che permettesse di andare oltre la volontà politica, adottando una politica di sviluppo a lungo termine.

Finalmente diamo una risposta a un mondo reale che non è fatto solo di spontaneismo, ma anche di imprese e lavoratori, capace di spostare milioni di persone. Sulla sola via Francigena nel 2015 ci sono stati oltre 300 mila pernottamenti tra b&b e ostelli, mentre i visitatori delle aree naturali italiane sono stati oltre 102 milioni.

Sono tanti gli strumenti che fornirà la nuova legge.

Nascerà il Catasto dei cammini che raccoglierà tutti i percorsi riconosciuti, accessibili e adatti al cammino. Uno strumento che metterà la parola fine all’attuale caos di percorsi e tracciati non percorribili e molte volte solo segnalati da cartelli sparsi per la regione.

Apriranno case del camminatore, luoghi in cui offrire accoglienze e ristori ai camminatori che dovranno stare entro i 500 metri dai percorsi.

Sosterremo la formazione di una nuova figura professionale, quella del “narratore di comunità” che avrà il compito di conservare e trasmettere e valorizzare la cultura e la storia dei luoghi attraversati dai cammini.

Sarà riconosciuto il pubblico interesse di tutti i percorsi appartenenti alla rete
, in modo da rendere transitabili a piedi anche quei tratti di cammino privati o sequestrati alla criminalità organizzata. Oggi infatti molti percorsi sono interrotti e resi inagibili a causa di cancelli e recinti privati. Da domani potremo finalmente aprirli, offrendo ai proprietari la possibilità di avviare attività economiche legate ai cammini.

A programmare gli interventi sarà il Coordinamento che coinvolgerà tutti gli assessorati regionali coinvolti, i rappresentanti delle associazioni, gli enti parco ed enti locali e i direttori delle aree naturali protette. La partecipazione dei territori e del mondo associativo sarà garantita da un Forum che raccoglierà sia i Comuni interessati dai percorsi e sia le associazioni che si occupano del tema.

Grazie alla legge avremo anche un fondo unico sui cammini, una programmazione triennale e un piano operativo annuale contenente interventi di manutenzione e ricostruzione dei tracciati, accordi con enti pubblici e privati per l’accoglienza dei camminatori e la gestione della rete. A cui si assoceranno azioni di promozione, come cartografie e guide, che sfrutteranno anche le nuove tecnologie digitali.

Il primo stanziamento della legge per i prossimi due anni sarà di 700 mila euro, anche se con la legge potremo soprattutto accedere alle risorse europee e nazionali legate ai cammini. Basti pensare che il Ministero dei Beni culturali nei prossimi anni investirà 20 milioni di euro sui cammini francescani e di San Benedetto, 20 milioni su tutta la via Francigena (dalla Valle d’Aosta alla Puglia) e altri 20 milioni di euro per valorizzazione l’antico tracciato tra Roma e Brindisi.

Sono orgogliosa che il primo seme di questa iniziativa legislativa sia stato piantato in uno dei luoghi più belli e suggestivi della nostra Regione, la Certosa di Trisulti, in provincia di Frosinone. – Conclude Bianchi – Da quel luogo per la prima volta, in un’iniziativa intitolata “Lazio, Terra dei Cammini, raccogliemmo da esperti, imprese e associazioni la necessità di una legge.Quella promessa è stata mantenuta, facendo della bellezza un motore di sviluppo.

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