CAMMINI: INTERVISTA A DANIELA BIANCHI SU CIOCIARIA OGGI CON LA LEGGE REGIONALE APPENA APPROVATA LAZIO ALL'AVANGUARDIA

intervista cammini

Mar 16, 2017 Cammini, dbnews, Rassegna Stampa 0 2617 Views

INTERVISTA DI PIETRO ANTONUCCI
CIOCIARIA OGGI 16 MARZO 2017

 
Consigliera Bianchi, come inciderà la legge sui cammini nell’ambito della crescita turistica locale?
I dati ci dicono che l’economia legata ai cammini è in costante crescita. Sulla sola via Francigena nell’ultimo anno le presenze sono aumentate del 30% con oltre 300 mila pernottamenti tra b&b e ostelli. In Europa sono sempre più le persone che cercano un turismo “lento”, percorsi lontani dalle grandi mete turistiche, a contatto col territorio. E noi come provincia possiamo offrire tutto questo.

 
Quale sarà l’entità degli investimenti per migliorare la realtà dei cammini e chi potrà beneficiarne?

La legge regionale prevede un finanziamento iniziale di 700 mila euro, ma l’entità dei fondi regionali nei prossimi anni dipenderà anche da quanto saremo bravi a far funzionare la legge. In tanti hanno partecipato alla stesura di questa legge, ma l’approvazione del testo è solo l’inizio del percorso. Abbiamo scritto una delle migliori leggi europee sui cammini, con strumenti concreti come il riconoscimento del pubblico interesse dei percorsi, il catasto dei cammini e la casa del camminatore. Adesso servirà la collaborazione di tutti per trasformarla in azioni e benefici per i territori. Senza dimenticare che il Ministero dei Beni Culturali ha messo a disposizione ulteriori fondi a disposizione delle Regioni italiane: 20 milioni di euro sui cammini francescani e di San Benedetto, 20 milioni su tutta la via Francigena (dalla Valle d’Aosta alla Puglia) e altri 20 milioni di euro per valorizzazione l’antico tracciato tra Roma e Brindisi.

 
Quale la clientela su cui si punterà per far crescere la rete dei cammini?

E’ un mondo che esiste da sempre ma scoperto da poco. Un turismo lento, sostenibile che vuole conoscere ed entrare in contatto con la comunità che visita. Sulla via Francigena, ad esempio, nel 2016 il periodo medio dei cammini è stato di 7-8 giorni e oltre il 20% dei viaggiatori cammina per più di due settimane, con un numero di stranieri in costante crescita. Dovremmo quindi essere bravi a creare un sistema provinciale di accoglienza con servizi e strutture. Un sistema che tenga insieme gli ostelli, i B&B, gli ospitali e agriturismi. Il movimento è intergenerazionale, e sempre più internazionale. Il cammino di Compostela, ad esempio, è percorso da circa 24 mila italiani, una parte dei 300mila pellegrini che lo percorrono interamente ogni anno.

 
Quali il ruolo del coordinamento e del Forum nella gestione dei cammini? E chi potrà farne parte?

Nella legge abbiamo previsto diversi livelli di partecipazione di enti locali e associazioni, proprio per coinvolgere il più possibile il mondo dei camminatori nelle decisioni. Il Coordinamento avrà un ruolo operativo, con la possibilità di connettere le strutture regionali competenti, oltre a promuovere all’estero la rete. L’altro organo è il Forum delle Associazioni, a cui potranno partecipare tutti i Comuni coinvolti e tutti gli enti pubblici e privati che si occupano del tema, con il compito di proporre modifiche al catasto e interventi sulla rete. Il Forum sarà presente anche all’interno del Coordinamento, con l’elezione di quattro suoi rappresentati, tra cui almeno un sindaco. Quindi mettiamo insieme sia la necessità di essere veloci ed operativi negli interventi e sia il coinvolgimento costante di chi fa vivere costantemente questo mondo.

 
Le prime azioni di sviluppo che verranno avviate?

In questi anni abbiamo raccolto tante sollecitazioni dai territori, però penso che la prima grande azione da portare avanti sia quella di fare chiarezza sui tracciati dei cammini. Come dico spesso, negli anni un tratto di via francigena non s’è negato a nessuno, con cartelli sparsi ovunque e che nella maggior parte dei casi riguardano strade transitate da auto e non adatte ai camminatori. Con il catasto metteremo fine a questo caos, chiedendo alle stesse associazioni ed enti locali di aiutarci nel creare la prima rete regionale dei cammini, definita dal Catasto. Potremo così capire dove è necessario intervenire ed evitare di sprecare risorse con interventi a pioggia inutili. Il Catasto dei cammini ci permetterà di usare al meglio anche le risorse regionali, europee e nazionali già stanziate. Penso, ad esempio alle ricadute economiche che potrebbe avere il riconoscimento della via Francigena come patrimonio dell’Unesco. Richiesta avanzata proprio in questi giorni da 7 regioni italiane tra cui il Lazio. Inoltre, con i cammini possiamo avviare una rete di trasporti alternativa, leggera, ecologica, come potrà essere la ciclovia Ligure-Tirrenica di oltre 1000 km che partirà da Ventimiglia, in Liguria, per arrivare proprio nel Lazio

 

6) Quali le maggiori difficoltà che il progetto dei cammini incontrerà?

Molte volte, soprattutto in campo turistico, è mancatolo sguardo di insieme e questo vale sia per le associazioni che per gli enti locali. Con la legge proviamo a rompere i campanilismi e le rivalità per introdurre un’idea nuova e innovativa: il Lazio, e la nostra provincia, come Terra dei Cammini, capace di attrarre appassionati da tutta Europa. Ogni cammino può portare camminatori all’altro, ogni storia e tradizione può essere sostenuta e rafforzata da quella della comunità accanto, contribuendo allo sviluppo di una micro-economia locale. L’ambizione è quella di entrare nei grandi itinerari europei, anche grazie alla vicinanza con Roma, con un progetto culturale e turistico a livello provinciale e regionale che metta in rete le strutture di accoglienza e di ristorazione, i vari operatori turistici e culturali che creano servizi e attività. Con l’Assessore regionale Massimiliano Smeriglio stiamo già lavorando a questa iniziativa, e cercheremo di raccogliere tutte le energie del territorio. Perché come ci ha ricordato il presidente Zingaretti, abbiamo un patrimonio fatto di borghi, tradizioni, cultura ed enogastronomia che tutto il mondo cerca e ci invidia.

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