Ci siamo, è arrivata la convocazione. Lunedì 25 marzo si terrà la prima seduta del nuovo Consiglio Regionale. Da domani saremo chiamati alle procedure per formalizzare il nostro insediamento.

Sono molte le riflessioni in queste ore, il senso di responsabilità, la presa di coscienza di un incarico istituzionale, un pizzico di incoscienza per cavalcare con il giusto piglio una impresa difficile. Dice che adesso va di moda ‘sta roba che si chiama Harlem Shake…un atto propiziatorio … magari potrei provare…magari funziona …o forse non ce n’è alcun bisogno.

Io credo che ciascuno di noi ha nella vita la possibilità di percorrere i suoi “cento passi”…quel tratto di strada che è insieme consapevolezza, sfida, possibilità di cambiare lo status quo, di spezzare le catene che imbrigliano il bene, l’etica, la bellezza. Io ora mi appresto a percorrere i miei.

So che non sarà facile, so che saranno molte le difficoltà che incontrerò che incontreremo, so che saranno molto i problemi a cui dovremo dare risposte se non soluzioni…so tutto questo e sarebbe facile lasciarsi annichilire dal pessimismo o dalla pesantezza. Ma io ho fiducia nel cambiamento, nel pieno riscatto di una politica altra rispetto a quella che abbiamo conosciuto in questi ultimi tempi.

Ho urgenza e voglia di allungare lo sguardo oltre il contingente, al di la dello sguardo miope che finisce sempre per appiattirci su diatribe di basso cabotaggio, in un perenne stato di campagna elettorale.

Ho fame di visioni, di un linguaggio comune che ridia alla Regione Lazio il suo giusto ruolo nello scenario internazionale. Ho sete di politiche ampie, di respiro, di un coinvolgimento che chiami tutte le parti in campo per la partita più importante della loro, della mia, della vostra vita.

E da ora scatta il tempo ed inizio a contare i miei di “cento passi”, perché ho chiaro il cambiamento che voglio ispirare, le logiche a cui non vorrò piegarmi e so che non sarà facile, non sarà subito, ma sarà indubbiamente Bello…

La bellezza, questo si dovrebbe insegnare alla gente: la bellezza contro la cupidigia, la bellezza contro l’omertà, la bellezza contro la rassegnazione, la bellezza contro la paura…