Mettere al centro le persone e i loro bisogni, sostenere le famiglie più in difficoltà e non lasciare solo nessuno. Da qui siamo partiti per sostenere con 70 milioni di euro i servizi socio-assistenziali per i cittadini del Lazio e anticipare la nascita di un nuovo welfare.

Per la nostra provincia sono previsti 6,5 milioni di euro per coprire con 5,5 milioni gli interventi essenziali (assistenza specialistica, assistenza anziani e disabili), 480mila euro per il sostegno ai minori in strutture familiari, 60mila euro per l’affido familiare, 150mila euro per il contrasto alle dipendenze, 350mila euro per il contrasto alla povertà. Ci saranno anche interventi sul “dopo di noi”, per i malati di SLA (piano regionale da 3milioni di euro) e i malati di Alzaimer.

Altra novità è l’avvio della “Rete di centri regionali di eccellenza per il contrasto degli abusi e maltrattamenti sui minori” che sarà sostenuta da mezzo milione di euro.

Tutti interventi anticipano quella che sarà la riforma del Welfare che presto arriverà in Consiglio Regionale dopo una lunga azione di ascolto e partecipazione. Un percorso che in questi 2 anni  ha coinvolto enti locali e tutto il mondo del terzo settore per creare un nuovo sistema dei servizi sociali che possa garantire a tutti i cittadini, dal piccolo paesino alla grande città, la possibilità di essere curato e assistito nel migliore dei modi. Servi più efficienti con una gestione a livello distrettuale (e non più comunale), taglio degli sprechi e degli uffici inutili, maggior integrazione tra servizi sociali e quelli sanitari, valutazione del livello qualitativo dei servizi offerti e una partecipazione attiva delle associazioni di volontariato.