REINDUSTRIALIZZAZIONE SITO VIDEOCON: BASTA CONFUSIONE. DE ANGELIS FACCIA CHIAREZZA

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Apr 4, 2016 dbnews, Progetti, Sostenibilità, Sviluppo, Valle del sacco 0 819 Views

 

-Non sono ammessi tentennamenti o passi indietro sul futuro del sito industriale Videocon di Anagni, e già nei prossimi giorni chiederò un aggiornamento puntuale agli uffici regionali per fare subito chiarezza e rendere trasparente tutto il percorso. La stessa trasparenza che ci aspettiamo dal presidente ASI di Frosinone Francesco De Angelis. Chi e come sta gestendo il progetto? Con quali obiettivi e tempi? Si sta seguendo il protocollo firmato con la Regione a giugno? Non possiamo accontentarci delle dichiarazioni che parlano di vendita in blocco del sito. –

 

 

Così Daniela Bianchi, consigliera regionale del gruppo SI-SEL in merito al possibile bando di vendita del sito Videocon di Anagni da parte del Consorzio industriale ASI di Frosinone.

 

 

-Con il rispetto dei ruoli e dei vari enti coinvolti, non è possibile continuare ad alimentare confusione e repentini cambi di direzione. Soprattutto dopo il lungo lavoro fatto con l’Asi di Frosinone guidato dall’ex presidente Proia per mettere in campo un’idea diversa di sviluppo, legata progetti e non solo alla gestione di risorse a fondo perduto. Un percorso non facile, ma sul quale misurare il livello della nostra classe dirigente.

Il protocollo di intesa firmato nel giugno scorso tra la Regione Lazio e l’ASI andava in questa direzione e prevedeva tutt’altro rispetto a quello che sta emergendo in queste ore. Il documento, sostenuto anche dai sindacati e lavoratori, era chiaro: uso di risorse UE e di altri strumenti finanziari per gli interventi e l’attrattività del sito, nascita di un gruppo di lavoro con rappresentati della Regione e dell’ASI, pubblicazione del bando per raccogliere progetti sostenibili (non certo lo stoccaggio di rifiuti, per esempio), coinvolgimento degli ex-dipendenti VDC.  Fughe da questo accordo non porterebbero lontano. –

 

 

 

-È dal 2013 che lavoriamo alla rinascita del sito, – racconta la Consigliera –  e non possiamo perdere il treno proprio oggi, quando la Regione sta per inaugurare il primo Piano di Reindustrializzazione del Lazio. Un intervento che mette sul piatto 150 milioni euro, di cui 3 dedicati al recupero di siti dismessi.-

Mi lascerebbe perplessa se, come raccontano le indiscrezioni, il problema del recupero dell’area fosse legato alla natura dei finanziamenti.  A maggior ragione per il fatto che a parlare non è solo il presidente dell’Asi ma anche uno dei massimi esponenti della politica locale che, in virtù di incarichi precedenti, dovrebbe conoscere molto bene sia la macchina regionale che europea.

-E non penso neanche che il Consorzio debba limitarsi, come sembra lasciar intendere il presidente De Angelis, alla sola gestire dei beni, quasi fosse un’agenzia immobiliare. – conclude Bianchi – Oggi il ruolo dei Consorzi industriali, se vogliono continuare ad essere utili alle imprese, deve diventare un altro: costruire e gestire progetti di sviluppo per rafforzare l’economia e la competitività del territorio. Forse su questo sarebbe il caso di riaprire una discussione su come riformarli, senza appiattire il dibattito sugli accorpamenti o sul loro numero.

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