Dalla maggioranza è arrivata oggi una prova di forza, di compattezza e di coerenza. Dopo la bocciatura in Commissione della proposta di legge presentata dalla consigliera Tarzia sui dei fittizi “buono scuola”, non poteva arrivare che il nostro no anche in Aula, di fronte a un provvedimento ideologico e superficiale.

La centralità della scuola pubblica, sia essa statale o paritaria, non è mai stata in discussione. Il problema è stato trovarci di fronte a una proposta priva di giustizia sociale, senza alcuna distinzione di reddito né un richiamo al merito, così come previsto peraltro anche dalla nostra Costituzione.

Nessuna contrarietà a priori: quest’Aula ha già approvato con convinzione una legge sull’istruzione e formazione professionale senza fare distinzioni tra statale e non. Stupisce che un argomento che sta così a cuore al centrodestra abbia preso la forma di una legge così parziale e superficiale, che ha raccolto ben otto pagine di osservazioni da parte dell’ufficio legislativo.

La maggioranza presenterà a questo punto una propria proposta di legge per affrontare con serietà questo tema nell’ambito di un più generale impegno per il diritto allo studio”.

Lo dichiara in una nota la maggioranza di centrosinistra della Regione Lazio.