Passare da due ad un solo consorzio industriale per il rilancio dell’economia locale

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Lug 3, 2014 dbnews, Rassegna Stampa, Sviluppo, Una vita da Pisana 0 1012 Views

 

Presentato odg dai consiglieri  Daniela Bianchi e Mauro Buschini che chiede l’accorpamento di Asi e Cosilam 



I consiglieri regionali Daniela Bianchi (Per il Lazio) e Mauro Buschini (PD) presentato un ordine del giorno congiunto con oggetto il “Consorzio per lo sviluppo industriale del Lazio meridionale e riorganizzazione della Legge regionale 13/97” che prelude alla presentazione di una proposta di legge di riorganizzazione e semplificazione che sarà depositata nei prossimi giorni sempre a firma congiunta.

-Con l‘ordine del giorno presentato e con la PL di prossima presentazione – dichiarano i consiglieri regionali – chiediamo una cosa semplice e di buon senso al fine di ottimizzare le competenze, le funzioni e per una migliore razionalizzazione ed efficientamento della spesa: accorpare i consorzi industriali della nostra provincia in un unico ente che abbia la capacità di sostenere la competitività e lo sviluppo dell’intera Provincia. Un’azione coraggiosa che vuole ammodernare gli enti per lo sviluppo e per perseguire politiche industriali efficaci per l’intero territorio.

Il provvedimento, infatti, non si ferma alla semplice riduzione dei costi, dovuta al taglio dei CDA. Con l’accorpamento dei due enti provinciali (ASI e Cosilam) puntiamo ad offrire alle imprese locali un interlocutore istituzionale in grado di aiutarle a superare i loro limiti, incentivando l’innovazione e l’internazionalizzazione.

I consorzi devono affrontare le criticità attuali con progetti di ampio respiro, non limitandosi alla semplice gestione delle infrastrutture. Per questo riteniamo che un unico ente, leggero dal punto di vista organizzativo, possa svolgere al meglio questo compito con meno sprechi e una visione chiara, condivisa, sul futuro dell’intera provincia di Frosinone. Non si tratta di generare una lotta tra nord e sud della Provincia ma, al contrario, vogliamo spezzare la dannosa contrapposizione di intenti e visioni strategiche.

Nel nostro Odg, infatti, diciamo chiaramente che il Consorzio unico deve avere due sedi e un’equa rappresentanza di tutti i territori nei livelli amministrativi. Nessun ridimensionamento, dunque, ma una gestione innovativa e più efficace-.

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