Non si tratta semplicemente di attrarre turisti dalla Capitale nelle province, ma di visitatori completamente diversi, che vogliono vivere un’esperienza autentica con soggiorni anche lughi. Un movimento, come già avvenuto nell’appennino toscano, in grado di ripopolare e rivitalizzare le aree interne della Regione e allo stesso tempo rafforzare il ruolo di Roma come centro spirituale e turistico.

-Il pellegrinaggio , fin dal medioevo,  è sempre stato un volano economico. – ha ricordato  Pietro Antonelli Opera Romana Pellegrini – Abbiamo un grande  patrimonio che va messo a sistema, ma non basta. E’ necessario che il pellegrino trovi una comunità che sappia accoglierlo, curare il contatto umano, soprattutto al tempo dei social. Per questo è fondamentale la formazione degli operatori e un tessuto sociale accogliente. Basta poche recensioni negative sul web per distruggere anni di lavoro.-

E’ fondamentale, come presente nello spirito della legge, fare rete tra comunità locali e Regioni.  – ha sottolienato Paolo Piacentini del Mibac – Per questo il 10 ottobre il Ministero organizzerà un incontro in cui chiederà a tutte le Regioni italiane di presentare i propri cammini. Inoltre, nell’anno del Giubileo sarà inaugurato il “village del pellegrino”, un grande spazio espositivo intorno a Castel Sant’Angelo a Roma in cui sempre le Regioni avranno l’opportunità di presentare i propri cammini. Inoltre, è in cantiere un piano straordinario della mobilità turistica tra ministero trasporti e regioni per favorire  proprio il turismo sostenibile delle aree interne.  –

-Trovo che la proposta di legge sulla Rel molto interessante – ha dichiarato Silvia Costa, Europarlamentare – perché capace di mettere insieme il fattore identitario, la qualità  e lo sviluppo territori giocato in modo diverso. Un approccio per rilegge in modo partecipato le comunità locali, con un lavoro di filiera che coinvolge le associazioni e i Comuni. Il consiglio d’Europa a settembre approverà il nuovo programma dei sentieri culturali Europei, e si sta valutando di inserire proprio la via Francigena del Sud. Il tema dei cammini quindi è centrale in Europa, e un quadro regionale e interregionale dei cammini potrà certamente aiutare.

Il Comune di Anagni, tramite le parole del Sindaco Bassetta, si è reso subito disponibile a collaborare al progetto “Per troppi anni, nonostante Anagni sia stata protagonista del Medioevo. Ben venga questa proposta che permette  rivalutazione nostre radici e di attivare un’economia nuova. Motore di questo cambiamento possono essere sia le associazioni che gli operatori economici. Come Comune, insieme ad altre amminsitrazioni, per collegare tra loro vari siti di interesse culturale attraverso una mobilità alternativa.-La giornata di oggi è un altro passo verso l’Economia della bellezza non solo in senso utilitaristico. – conclude Daniela Bianchi –  Il Giubileo e la valorizzazione di tutti i Cammini del Lazio possono riscoprire valori identari, raccontano di noi e del nostro passato. Allo stesso tempo, ci danno una grande opportunità per il futuro.

In queste settimane lavoreremo per far arrivare la Proposta di Legge  in commissione già a settembre. Nel frattempo continueremo a raccogliere suggerimenti da associazioni, esperti ed enti locali. Dobbiamo infatti fare presto, visto che le risorse già ci sono: il Piano triennale turistico della Regione da 22 milioni di euro dedica un capitolo al tema dei cammini, così come la nuova programmazione europea. Con la legge puntiamo ad utilizzare meglio queste risorse con progetti coordinati, efficaci e che poggiano tutti sull’idea comune di Paesaggio.