“Sui tirocinanti della giustizia il nostro obiettivo e il nostro lavoro non sono mai venuti meno in tutti questi mesi: l’impegno era e resta quello di dare una prospettiva occupazionale, insieme a una dignità contrattuale, a questi circa 140 tra uomini e donne che vivono nella nostra Regione.
 

Una parte dell’amministrazione ha deciso nelle ultime settimane di intraprendere una strada diversa, assecondando le richieste del Presidente della Suprema Corte di Cassazione e del Procuratore Generale e del Presidente della Corte di Appello di Roma per la prosecuzione del tirocinio. Anche il sindacato tra una soluzione definitiva ancora da trovare e una mezza soluzione da incassare subito ha finito per scegliere la seconda.
 

Certo il mancato trasferimento delle risorse da parte del governo per dare avvio da subito nel Lazio ai Lavori di Pubblica Utilità, impiegando parte del bacino dei tirocinanti in quegli stessi lavori, non ha aiutato una soluzione alternativa.
 

Solo nell’immediato però. Già nelle prossime ore infatti saremo impegnati a proporre – insieme all’assessora al Lavoro Lucia Valente – un accordo ai 140 tirocinanti della Giustizia, che metta nero su bianco tempi e modi della loro progressiva uscita dal tirocinio e del loro ingresso in una nuova fase di impiego occupazionale. Una soluzione che il lavoro comune di questi mesi ha reso possibile.
 

Noi consiglieri e consigliere sottoscrittori dell’ordine del giorno approvato dall’aula nel Bilancio 2017 non abbiamo mai cambiato né idea né percorso: eravamo e restiamo a fianco dei precari della giustizia che chiedono lavoro e dignità”.
 

Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri regionali Simone Lupi, Marta Bonafoni, Daniela Bianchi, Gino De Paolis, Marino Fardelli, Baldo Favara, Enrico Forte, Rosa Giancola, Enrico Panunzi