1,8 milioni di euro dalla Regione Lazio per sostenere la cultura generata dai musei e dalle biblioteche del Lazio. E’ quanto stanzia per il bando regionale per gli anni 2016 e 2017 con tre obiettivi chiari: offrire ai cittadini servizi culturali, sostenere l’avvio di sistemi culturali locali ed utilizzare spazi non convenzionali per le attività economiche.
 
IL BANDO


Si tratta di un ulteriore azione che spinge enti culturali e Comuni a fare sistema, mettersi insieme per utilizzare al meglio le risorse disponibili. Infatti più attività culturali saranno inserite in un unico progetto e più sarà alta la soglia di finanziamento. Si parte da 30mila euro per progetti con 9 servizi culturali per arrivare a 300mila euro per progetti con almeno 36 servizi culturali.
 

Possono presentare la domanda come enti capofila i sistemi museali e bibliotecari e le unione o consorzi di Comuni che organizzano almeno 10 servizi culturali. Aspetto interessante è la possibilità per Università, enti di ricerca, Parchi, associazioni culturali, scuole e imprese turistiche, culturali o produttrici di contribuire al progetto come partner. Il bando sarà aperto fino al 16 settembre e tutte le informazioni su come partecipare sono presenti sul sito http://www.regione.lazio.it/rl_cultura/
 
“L’idea messa in campo con questo bando quella di favorire una cultura che crea sviluppo, che entra a contatto con la vita delle persone e delle imprese, capace di contribuire alla crescita economica e sociale delle comunità. I dati economici ci dicono che per ogni euro investito in cultura è capace di generare almeno 2 euro in tutti gli altri settori economici.
 
Per favorire questa tendenza però dobbiamo dotare soprattutto i territori di risorse e strumenti efficaci. Penso in particolare alla proposta dei Distretti Culurali Evoluti che mi vede come prima firmataria e che presto sarà discussa i Commissione.
I distretti culturali, lì dove sono stati avviati come in Lombardia, hanno la capacità di tenere insieme tutti i soggetti pubblici e privati migliorando l’offerta culturale, l’attrattività turistica e la competitività delle imprese.”