La Pisana boccia la gestione termale

Apr 22, 2013 dbnews, Rassegna Stampa 0 942 Views

20 aprile 2013 p.18

20 aprile 2013 p.18

Marco Cianciarelli

Se fossimo dinanzi a un giudizio scolastico si tratterebbe senz’altro di una sonora bocciatura. Il gestore dei parchi idropinici, la società Terme di Fiuggi Spa&Golf, è finito nell’occhio del ciclone per le numerose inadempienze che sono state rilevate in questi mesi dalla commissione turismo e snocciolate dal presidente Battisti nel corso della riunione convocata in Comune dinanzi ai consiglieri regional Daniela Bianchi (gruppo Per il Lazio). Marino Fardelli (Udc) e Carlo Di Cosmo (in rappresentanza del consigliere Buschini).

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Una massima assise aperta agli ex dipendenti delle terme, agli albergatori e ai cittadini sulla grave crisi che attanaglia da anni il comparto. Un resoconto unanime negativo: dai consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, dal sindaco Martini, dal presidente del Convention Bureau Ugo Moro, dagli albergatori presenti e fino ad arrivare ai rappresentanti della proprietà termale: ovvero i consiglieri regionali.

Dal dibattito è emerso l’auspicio della Regione Lazio di chiarire i rapporti tra il Comune di Fiuggi e il gestore, altri menti l’ipotesi più reale è stata quella di un avviso di sfratto con un cambio alle terme il meno traumatico possibile. «Senza cause e contenziosi che sarebbero la morte del nostro bene», ha esordito Ugo Moro, che in linea con il presidente della commissione turismo Battisti che ha bollato “inadempienti” gli attuali soci delle terme perché «in quattro anni – ha spiegato – non sono riusciti a presentare neanche una bozza di piano industriale o di documento scritto».

Garofani e il neo consigliere Girolami hanno parlato di «privato al collasso e non in grado di continuare», mentre i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil Rsa hanno invitato i consiglieri regionali presenti ad allargare il tavolo del 24 alla Regione Lazio: «Non possiamo parlare soltanto di licenziamenti, dopo gli enormi sacrifici sopportati dalle maestranze, la Regione in quanto proprietà deve assicurare un piano di intervento più ampio». Appello raccolto con estremo favore sia al consigliere Bianchi che dal collega Fardelli che hanno auspicato un gioco di squadra, assieme al Comune, al fine di uscire dall’impasse: «Con Buschini vedremo di emendare il bilancio 2013 in fase di approvazione per vedere di sostenere il sistema Fiuggi. Mi sarei aspettato la presenza dell’azienda commenta Fardelli – e a questo punto mi domando: cosa impedisce la cacciata del gestore inadempiente?».

E che il problema centrale della vertenza ruoti attorno alla gestione delle terme di Fiuggi è ancora più palese nelle parole del consigliere Bianchi: «Qui si deve cambiare registro! Trasformare il tavolo del 24 in un’opportunità diversa dai licenziamenti è un obbligo per lo sviluppo di un territorio che ci ha dato pieno mandato in consiglio regionale. Non riesco a immaginare come è possibile che l’eccellenza Fiuggi viva una crisi termale devastante dopo che sono state spese cifre da capogiro. E’ evidente che il problema è nei  rapporti tra il Comune e il gestore privato. Noi come proprietà regionale faremo di tutto per eliminare gli ostacoli che non garantiscono lo sviluppo e l’occupazione». Quindi non è escluso che dopo dieci anni dalla privatizzazione il primo vero piano industriale alle tenne di Fiuggi possa essere firmato dall’amministrazione Martini.

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