Ambiente e Grande capoluogo (La Provincia) L'INTERVENTO La consigliera regionale Bianchi: serve la città intercomunale
Nov 2, 2017 staff dbnews 0 676 Views
Articolo di Cesidio Vano, La Provincia, 2 novembre 2017
L’INTERVENTO La consigliera regionale Bianchi: serve la città intercomunale
La consigliera regionale Bianchi: serve la città intercomuna Ambiente e Grande capoluogc di Cesidio Vano «E I inaccettabile il 99° posto di Prosi none nella classifica di Ecosistema. I dati fomiti da legambiente sull’ambiente cittadino sono preoccupanti. L’unica soluzione è la città intercomunale da 150mila abitanti, perché la salute viene puma dei campanilismi. I sindaci si facciano avanti, la Regione pronta a collaborare».
La consigliera regionale del gruppo Insieme per il Lazio (area Pisapia), Daniela Bianchi, rilancia l’idea del ‘Grande capoluogo’: «Abbiamo bisogno di un cambiamento radicale per risalire dal 99 posto (sui 104 capoluoghi d’Italia) del rapporto Legambiente. Tutti i dati sulla qualità ambientale sono in costante peggioramento: raccolta differenziata ai minimi termini, smog alle stelle, trasporti pubblici non utilizzati e sprechi nella gestione idrica.
Non è assolutamente accettabile che Prosinone, con i suoi 50mila abitanti, abbia oltre 3 mesi all’anno di sforamento dei limiti sulle polveri sottili». Un’idea vecchia, quella della città intercomunale tra Prosinone e i comuni vicini. Vecchia perché se ne parla da decenni; ma anche nuova, perché solo lo scorso 30 settembre, il presidente di Unindustria Prosinone, Giovanni Turriziani, l’ha rimessa sul tavolo della crescita e dello sviluppo, dicendo chiaramente, in un’intervista a questo quotidiano, che pensare ad un futuro di città intercomunale per il capoluogo è ormai un obbligo: questione di numeri.
Frosinone è troppo piccolo come popolazione e insignificante come territorio. In una parola perdente rispetto alle altre realtà urbane del Lazio. Si pensi solo a Latina che ha il doppio della popolazione frusinate (conquistata in 25 anni appena) e vedendo Latina Scalo svilupparsi al punto tale da essere oggi Ecosistema urbano, i dati di Legambiente preoccupano Ma anche per combattere l’inquinamento occorre ragionare come unico territorio quasi una città a sé stante.
Per stare al passo e recuperare ‘terreno’ (in tutti i sensi) Frosinone ha sicuramente questa carta da giocare: la città intercomunale da 150mila abitanti, che da un punto di vista geografico-urbanistico c’è già. Dal punto amministrativo no. E non è il caso che proprio da lì, dal mondo della politica, dei ‘feudi’ e dei campanili che arriva, se non una vera è propria resistenza, di certo un’inquietante indifferenza e assurdo silenzio. «Dopo gli allarmanti dati del dossier “Ecosistema Urbano” di Legambiente sulla città di Frosinone dice da parte sua la consigliera Bianchi -, occorre dare slancio all’avvio del progetto di area intercomunale. Parliamo di un’area vasta da 150mila abitanti, che unisca Frosinone e i centri abitati vicini per affrontare insieme i problemi e mettere in campo soluzioni comuni.
La salute pubblica viene prima di qualsiasi campanilismo, anche perché non si tratta di rinunciare alla propria identità ma di collaborare per migliorare la vita dei cittadini». Per l’esponente di Insieme per il Lazio è «una questione di governance territoriale, realizzare un progetto che metta insieme la gestione del traffico, delle aree verdi, del trasporto pubblico e della gestione di alcuni servizi delle città di Frosinone, Ceccano, Alatri, Ferentino e Veroli». La Regione è pronta a fare la sua parte, garantisce la consigliere Bianchi che spiega: «.II tempo delle analisi, delle polemiche e dei rimpalli di responsabilità è finito, così come l’idea che il problema possa essere risolto dalle singole città con qualche domenica ecologica. Dobbiamo tutti lavorare allo stesso obiettivo. Su questo sono certa che la Regione sarà pronta a collaborare e a dare il suo supporto ai sindaci».
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