COSÌ PREMIAMO I VERI AGRITURISMI E L’AGRICOLTURA LOCALE
Ott 19, 2017 staff dbnews 0 1048 Views
Con il regolamento sugli agriturismi lanciamo una sfida ai territori mai realizzata prima: distinguere il vero agriturismo dal falso, premiare chi alla coltivazione della terra o agli allevamenti vuole affiancare l’accoglienza, la ristorazione e altre attività ludiche e sociali. Ogni agriturismo avrà un suo codice di riconoscimento che garantirà l’autenticità e il controllo della Regione Lazio. Una svolta da tempo attesa dalle associazioni di categoria e che oggi ha una risposta forte e chiara.
Il regolamento a cui abbiamo dato parere favorevole in Commissione e che presto sarà approvato in via definitiva dalla Giunta risolve tutti i problemi di interpretazione su come deve essere un vero agriturismo. A partire dalla ristorazione, dove tutti i pasti offerti dovranno avere almeno 85% di prodotti coltivati nel Lazio e ben il 35% dovrà provenire dalle attività agricole dell’agriturismo.
Saranno inoltre regolamentate anche quelle attività e servizi che dovranno sempre avere una connessione con il mondo agricolo. Tra le novità si prevede che gli imprenditori agricoli giovani e le donne abbiano la precedenza nell’accesso ai bandi regionali. Viene anche definito un marchio nazionale “Agriturismo Italia” e la possibilità per ogni agriturismo di essere presente sul sito internet http://www.agriturismoitalia.gov.it Un portale che sta già avendo grande successo e che divide il Lazio in 5 aree: la Ciociaria, l’agro Pontino, la campagna Romana, la Tuscia e la Sabina.
Sulla proposta del Consigliere Abbruzzese di marchiare tutte le attività che hanno a che fare con prodotti locali, forse perché assente alla seduta, in realtà la sua iniziativa rischiava di danneggiare il lavoro fatto dalla Regione.- spiega la Consigliera – L’osservazione al Regolamento presentata prevedeva di concedere un marchio di qualità legato ai prodotti locali DOP e IGP praticamente a tutti, anche a chi solo li vende o commercializza senza coltivarli. Solo grazie al lavoro di tutta la Commissione, maggioranza ed opposizione, siamo riusciti a riformulare il testo in una raccomandazione generica sui prodotti DOP e IGP.
La vera sfida non è quindi quella di creare confusione con la sovrapposizione di più marchi, ma dare regole chiare, come fatto con questo regolamento, e aiutare le imprese a creare dei veri circuiti tematici. Come sta avvenendo in altre regione, parlo ad esempio di sostenere circuiti di agriturismi dedicati alle famiglie, o di quelli specializzati in attività all’aria aperta con escursioni o gite a cavallo. Il tutto legato al consumo di prodotti locali.
Ringrazio l’Assessore Hausmann e i suoi uffici per il grande lavoro fatto in questi mesi che da una parte premia chi fa agricoltura, dall’altra lascia comunque la libertà a chi vuole fare impresa in aree agricole di farlo in altre forme come il turismo rurale. Una bella innovazione che da qui ai prossimi anni dovrà spingerci a rafforzare lo sforzo verso quella chi mi piace chiamare “Economia della Bellezza”.
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