ACCORDO DI PROGRAMMA: AZIONE INNOVATIVA, MA SUL TURISMO SONO MANCATA OCCASIONE
Mag 8, 2014 staff Progetti, Rassegna Stampa 0 929 Views
INTERVISTA A “IL MESSAGGERO” FROSINONE, 7 MAGGIO 2014
“Con l’Accordo di programma abbiamo dato vita ad una azione innovativa per la nostra provincia. Il bando sui contratti di sviluppo, che ricordo sono solo una parte dell’Accordo, ha fornito un’occasione irripetibile per questa provincia. 180 milioni di euro di investimenti che fino a qualche mese fa sembravano impossibili per una zona depressa e in piena crisi industriale. Un’opportunità raccolta al meglio, anche se resta il rammarico per l’assenza di progetti nel settore turistico. Probabilemente con protagonisti territoriali più attenti e preparati anche sul turismo avremmo potuto innescare un forte rilancio–
Le associazioni di categoria sono state da subito coinvolte nel percorso di costruzione del bando, contribuendo a darne forma e sostanza. In questo mesi, con un lavoro costante, la Regione ha creduto in questo grande progetto di sviluppo, mettendo sul piatto 61 milioni di euro, di cui 10 per lo sviluppo turistico. Purtroppo su questo non sono stati presenati progetti validi. La domanda da farsi, in questo caso, è se gli attori locali, coloro che dovrebbero essere gli animatori di un sistema locale efficiente, siano stati in grado di facilitare la nascita di proposte e i progetti validi. Probabilmente no. Questo perché ancora non abbiamo le competenze e le capacità, lì dove servono, in grado di sfruttare al massimo le occasioni che la Regione è stata in grado di creare
L’obiettivo della Regione era di finanziare dei progetti nell’ordine dei milioni di euro per la nascita di un nuovo polo turistico con al centro Fiuggi e Anagni. Progetti dalle grandi dimensioni, gli unici in grado di creare un nuovo ed efficiente sistema turistico che non si fermi alla visite sporadiche di qualche centinaio di turisti. Coloro che a livello locale avrebbero dovuto lavorare affinché anche quest’occasione fosse sfruttata pienamente, come avvenuto in altri settori, non l’hanno fatto nella maniera giusta.
Tutto questo ci testimonia la necessità di rivoluzionare la composizione degli organi di mediazione, nei quali eleggere persone in base alle competenze e alle capacità.. Solo così avremo la certezza di far veramente ripartire il nostro territorio sotto ogni punto di vista, renderlo competitivo a livello internazionale.
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